Associazione culturale O.N.L.U.S.

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lunedì 17 gennaio 2011

...Si... Noi ci siamo !!!

...CERTO non siamo un  grande Bel  Movimento come 


 ma ci diamo una MOSSA per essere attivi e divulgare i valori dell' informazione 
della collaborazione e l' importanza della ricerca mirata al progresso e all' evoluzione umana.
PROVA ANCHE TU AD APRIRE LA TUA VISIONE
INFORMATI, CRITICA,RAGIONA,PROPONI...

lunedì 10 gennaio 2011

IL " Miracolo " dell' ALOE

Dopo tante ricerche su questa splendida pianta
dobbiamo dire che chi ci ha dato maggior soddisfazione
è stato padre Romano Zago...qui


...Nella sua ricetta abbiamo evidenziato alcune caratteristiche importanti...
I PRODOTTI VENDUTI IN COMMERCIO SONO COMPLETAMENTE INUTILI...
occorre che la pianta sia presa dal terreno e tenuta in casa in vaso o in giardino. Essendo una pianta grassa, non occorre essere esperti di giardinaggio, basta un minimo d'acqua ogni tanto ed esposizione solare (preferibilmente diretta). Non affidatevi ai prodotti in commercio, perchè pensate che "tanto è la stessa cosa", poichè non è affatto la stessa cosa. La pianta deve essere protetta dal freddo eccessivo, se abitate al Nord occorre che stia al riparo altrimenti si rovina.
Bisogna usare Aloe Arborescens, non Aloe Vera Barbadensis...
L'ALOE E' ASSOLUTAMENTE INNOCUA E PRIVA DI EFFETTI COLLATERALI !!!
IL GEL DELLA PIANTA, ALLA LUCE SOLARE O ARTIFICIALE PERDE IMMEDIATAMENTE EFFICACIA.
...per concludere... I PRODOTTI COMMERCIALI GIA' PRONTI SONO COMPLETAMENTE INUTILI , POICHE' SONO SPESSO A BASE DI ALOE VERA BARBADENSIS E NON ARBORESCENS, INOLTRE SPESSO CONTENGONO SOLO IL GEL FILTRATO E NON I PRINCIPI ATTIVI DELLE FOGLIE, INFINE CONTENGONO CONSERVANTI E NESSUNA GARANZIA CHE LA PREPARAZIONE SIA STATA SVOLTA INTERAMENTE AL BUIO.
Abbiamo sperimentato questa ricetta personalmente con ottimi risultati...
PROVATE VOI STESSI... qui

domenica 9 gennaio 2011

QUALI I RIMEDI PER DISINTOSSICARCI?

Clorella pyrenoidosa – La clorofilla presente in questa alga ha la capacità di legare e poi rimuovere il cadmio, il mercurio e il piombo. Inoltre, contiene glutatione, un componente chiave nei processi epatici di disintossicazione (Townsend Lett, 2007; 287: 58-63). Negli esperimenti su animali, ha mostrato un’azione anti-diossina: disintossica i tessuti e riduce l’assorbimento intestinale (J Nutr, 199; 129: 1731-6). La somministrazione di clorella a donne gravide ha ridotto significativamente la presenza di diossina nel latte e nel sangue placentare, minimizzando in questo modo il trasferimento madre-bambino di sostanze pericolose (Chemosphere, 2005; 61:1244-55). Tuttavia, bisogna fare attenzione, perché la stessa clorella potrebbe contenere metalli pesanti se raccolta in acque inquinate.

Spirulina – Questa alga elimina soprattutto il piombo (J Zhejiang Univ sci B, 2005; 6:171-4). Anche in questo caso assicurarsi che il prodotto non sia inquinato a sua volta.

Altre alghe – Alcuni studi condotti sui ratti hanno mostrato che il consumo regolare di alghe, come wakame, hiziki e kombu, accelera l’eliminazione di diossina (J Agr Food Chem, 2002;50:010-7). Ma anche in questo caso bisogna fare estrema attenzione alla provenienza delle alghe, dato che queste accumulano notevoli quantità di sostanze chimiche se crescono in acque inquinate.

Cilantro – Il ricercatore Dr Yoshiaki Omura ha scoperto che il consumo regolare di zuppe a base di cilantro (foglie fresche di coriandolo) aumentava l’eliminazione urinaria dei metalli pesanti (Acupunct Electrother Res, 1995; 20: 195-229). Inoltre, in quei pazienti intossicati da mercurio la somministrazione, per alcune settimane, di un integratore a base di cilantro, causava una notevole riduzione dei depositi corporei di questo pericoloso metallo (Acupunct Electrother Res, 1996; 21:133-60).

Selenio – Può contrastare gli effetti tossici del tallio, del cadmio, del mercurio e dell’argento (Townsend Lett 2007; 287: 58-63; J Trace Elem Electrolytes Health Dis, 1992; 6: 209-21).

Vitamine e integratori - Possono essere di grande aiuto: la A, la C, il complesso B, il magnesio, lo zinco, il NAC (N-acetilsiteina), il MSM (metilsulfonilmetano) e l’acido alfa-lipoico.

Tè verde – Si è dimostrato efficace come disintossicante, almeno negli studi su animali. Agisce soprattutto sui processi epatici. Gli studi epidemiologici mostrano che il consumo regolare di tre tazze al giorno di tè verde è associato ad una riduzione del rischio di tumore, sia nelle donne che negli uomini (Altern Med Rev, 1999; 4: 360-70).

Alliacee (cipolla, aglio, porro) – I componenti organosolfurici presenti nelle alliacee attivano gli enzimi disintossicanti epatici. Questi ortaggi, oltre ad un’ottima azione disintossicante, possiedono anche riconosciute proprietà antiossidanti (Clin Nutr Inight, 1997;5-4).

Crucifere (broccoli, cavolfiori, crescione, etc.) – Sono ricche di isotiocianati, sostanze fortemente disintossicanti (Proc Natl Acd Sci USA, 1997; 94:10367-72), cui si attribuiscono le proprietà antitumorali di questi vegetali (Mutat Res, 2001; 480-1:285-97). In uno studio con animali, gli isotiocianati hanno ridotto significativamente l’effetto cancerogeno del tabacco. In un altro, che ha coinvolto dei fumatori incalliti, il consumo di 60g di crescione d’acqua per tre volte al giorno ha aumentato in modo significativo l’escrezione urinaria dei carcinogeni della niocotina ( Adv Exp med Biol, 1996; 401:1-11).

Fitoterapia - Sono moltissime le piante con potere depurativo. Tra quelle a noi più famigliari, ci sono il tarassaco e il cardo mariano, in grado di attivare efficacemente i processi epatici di depurazione. Anche i cosiddetti “rasayana”, particolari formulazioni ayurvediche, risultano molto efficaci (Am J Chin Med, 2002; 3:155-71).

Fibre – Studi di laboratorio e su cavie hanno mostrato che le fibre alimentari, come ad esempio quelle del riso e degli spinaci, sono in grado di aumentare l’escrezione di numerosi carcinogeni ambientali, inclusi i dibenzofuranio policlorinati e le diossine policlorinate (J Nutr Biochem, 2005; 16:50-8)

Esercizio fisico – L’attività fisica attiva i processi depurativi del nostro corpo. Anche una singola sessione di cyclette è in grado di raddoppiare i livelli corporei di enzimi disintossicanti (Life Sci, 1990; 47:427-32). Per ottenere un costante livello di disintossicazione, sono sufficienti 30 minuti di esercizio aerobico per tre volte a settimana, seguiti da una doccia, per eliminare le tossine secrete ed evitare che queste vengano poi riassorbite (Adv Exp Med Biol, 1991; 283: 407-11).

Sauna – Attraverso la sudorazione è posibile eliminare idrocarburi tossici volatili, metalli pesanti, PCB, pesticidi, farmaci chimici e altre tossine. Oltre all’attività fisica, si può aumentare la sudorazione anche con una buona sauna. Allo stesso tempo, è molto importante bere, per rimpiazzare i liquidi del corpo e diluire le tossine.

Tutta la biblioografia è stata tratta da DETOX, J Evans WDDTY Vol 20, no 10.
Fonte: www.dottorperuginibilli.it/

LIQUIRIZIA: PREVENZIONE ULCERE ALLO STOMACO...




I risultati della ricerca condotti su animali e umani sostengono l’uso tradizionale della radice di liquirizia per prevenire e trattare le ulcere di stomaco. In uno studio sui topi a cui venne somministrata o l’aspirina semplice o l’aspirina ricoperta di liquirizia (alte dosi di aspirina spesso causano ulcere nei topi) i topi che ricevettero l’aspirina con la liquirizia svilupparono il 50% di ulcere in meno.

Gli studi con gli umani hanno trovato che i composti contenenti glicirrizina (una sostanza attiva nella liquirizia) possono essere tanto efficaci quanto i più usati farmaci anti ulcere, nell’alleviare il dolore di stomaco che producono le ulcere e nell’evitarne lo sviluppo. Altre ricerche suggeriscono che la liquirizia può aiutare a prevenire e trattare l’epatite cronica, ad abbassare il colesterolo e la pressione sanguigna e a ridurre il rischio di malattie cardiache.

In linea con l’uso tradizionale Edgar Cayce raccomandò la liquirizia principalmente per i suoi effetti curativi sulle mucosi dello stomaco e dell’intestino nelle 63 letture che parlano di quest’erba. Le letture prescrivevano la liquirizia sempre come un ingrediente in varie formule complesse a base di erbe - mai da sola.

La liquirizia può essere dannosa se usata in modo scorretto. La glicirrizina, uno degli ingredienti attivi della liquirizia, può produrre effetti collaterali negativi comprese la pressione sanguigna più alta, la ritenzione si sodio e acqua, e una varietà di interazioni nocive tra i farmaci.
Solo quantità modeste di “vera liquirizia” dovrebbero essere consumate. Dovrebbe consumarne di intera chi è affetto da pressione alta, malattie renali, epatiche, cardiache o diabete, chi usa diuretici e durante la gravidanza.

Fonte primaria: True Health, giugno 2004 e www.edgarcayce.it/

BUON 2011

Buon 2011 
RICORDATI
NOI CI SIAMO